BIOGRAFIA
A 19 anni lancia ScuolaZoo, che in pochi anni è diventata la community di studenti da 4 milioni di utenti che è oggi. Nel 2017 fonda WeRoad, tech travel scaleup con uffici a Milano, Londra, Parigi, Berlino e Madrid, che organizza viaggi di gruppo in giro per il mondo per permettere alle persone di fare nuove esperienze e conoscere nuove persone. Nonostante il Covid, WeRoad ha una costante e vertiginosa crescita: conta ora 3.000 coordinatori in tutta Europa e dalla sua fondazione sono partiti alla scoperta del mondo 200.000 WeRoaders. Nel 2023 riceve il premio “Rosa Camuna” dal Presidente di Regione Lombardia per il suo impegno verso i giovani e l’innovazione. Inoltre, è stato eletto come Vicepresidente Nazionale di Confcommercio Giovani e presidente del Gruppo di Milano, e ha assunto il ruolo di Digital Advisory Board Member di Fondazione Telethon.
TEMA DEL TALK
Paolo De Nadai, dopo il grande successo di WeRoad, deve affrontare una crisi legata al Covid insieme al suo team. Hanno deciso di non mollare e di continuare a combattere riaprendo, infine, più forti di prima: essere “antifragili“.
Nel suo talk condivide la sua ricetta per andare oltre il Covid: come prima cosa chiede di accelerare le scelte consapevoli, di mettersi in gioco il prima possibile dopo un anno di stallo; secondariamente ricorda che è importante combattere la solitudine e la polarizzazione, è necessario stare vicino ai propri affetti e non lasciarsi polarizzare dall’influenza dei social; infine, invita la comunità a stringere un patto sociale e generazionale, dove al centro devono esserci quelle persone o quelle attività che hanno subito delle forti perdite durante la pandemia, sia a livello economico che a livello sociale.
INTERVISTA
Il team comunicazione ha intervistato Paolo De Nadai, speaker dell’edizione “Oltre”, TEDxCortinaSalon 2021.
♦ Come si è evoluto il tuo percorso / la tua idea da quando hai partecipato a TEDxCortina a oggi? Come vedi il futuro della tua idea / del tuo percorso?
Quando ho partecipato a TEDxCortina nel 2021 ero un imprenditore che cercava di navigare un periodo complesso, parlavo di resilienza e della necessità di ripartire dopo la pandemia. Il tema centrale quell’anno era quello di andare “oltre”: oltre le difficoltà, oltre l’incertezza. Nel mio talk avevo condiviso alcune lezioni apprese con WeRoad nell’era del COVID.
Nel 2021 WeRoad era una community in rapida crescita, con una sede appena aperta in Spagna, avevamo assunto nuove persone… e poi la pandemia aveva stravolto tutto. Ci siamo trovati davanti ad una scelta difficile: fermarci, come hanno fatto in tanti, e aspettare che tutto finisse, oppure reinventarci. Ebbene, abbiamo scelto di non fermarci, anche in un momento in cui viaggiare era impossibile. Abbiamo lanciato tantissime iniziative diverse per tenere viva la nostra community e per restare fedeli alla nostra missione di connettere le persone.
Non tutto è andato liscio, ma non abbiamo mai perso entusiasmo. E questo ci ha dato la carica, dopo la pandemia, per ripartire più forte di prima. Quella crisi ci ha insegnato a essere “antifragili”: davanti ad una difficoltà non ne esci più debole, ma più forte. Infatti WeRoad ha compiuto passi enormi in questi anni, con la sua internazionalizzazione, passando dagli 8.000 viaggiatori del 2021 agli oltre 80.000 di quest’anno. Abbiamo fatto x10 in 4 anni!
Il futuro? Vogliamo continuare su questa strada, per un mondo dove viaggiare non sia solo un’esperienza ma anche un modo di unire le persone, crescere e vedere le cose da nuove prospettive.
♦ TEDxCortina è stato un agente di cambiamento?
Assolutamente sì, è stato un momento di grande consapevolezza che mi ha costretto a riflettere su quanto il nostro lavoro, in WeRoad, non riguardasse solo i viaggi, ma i legami che si creano tra le persone e il superare i confini, non solo geografici. E poi, come spesso succede in questi eventi, ho avuto modo di conoscere persone che mi hanno ispirato e con cui ho costruito relazioni, personali e professionali, che durano ancora oggi.
♦ Cosa ti ispira oggi? Qual è l’idea che reputi più impattante?
Ci sono tante persone che mi ispirano, ma il primo che voglio citare è Adriano Olivetti: il suo modello di welfare aziendale, così attento alle persone, è stato un vero punto di riferimento per me. Credo fermamente che un imprenditore debba essere anche un attore sociale con la responsabilità di generare impatti positivi su tutte le persone che interagiscono con il suo business, dai dipendenti agli utenti del servizio. Le scelte aziendali devono cioè creare valore, costruire relazioni e contribuire a migliorare il contesto in cui operano. È questo tipo di consapevolezza che, secondo me, può fare davvero la differenza.
La seconda persona che voglio citare è Richard Branson, che con Virgin Group ha sempre puntato sull’informalità e sul contenuto rispetto alla forma. Questa è una filosofia che condivido e che si allinea con l’idea che il successo di un’impresa debba essere misurato anche dal suo impatto sociale.
♦ Un fatto curioso, divertente o che ricordi con piacere legato all’ esperienza con TEDxCortina.
Mi porto nel cuore tanti ricordi, come la dedizione incredibile del team organizzativo, fatto di volontari che con passione e professionalità hanno creato un evento all’altezza dei migliori appuntamenti internazionali. Ricordo con grande piacere il talk di Marco Landi, ex presidente di Apple, e il suo grido d’allarme sui giovani italiani che emigrano. Mi ha colpito anche Luca Foresti, che ci ha sfidati a rendere “cool” il prenderci cura di noi stessi ogni giorno. Infine Gaetano Farina, comandante delle Frecce Tricolori, aveva condiviso l’importanza di gestire gli imprevisti quotidiani.
Ma ciò che ha reso TEDxCortina così speciale è stato anche il luogo in cui si è svolto: le Dolomiti, patrimonio UNESCO e simbolo della bellezza e unicità italiana. Fare un evento in un contesto naturale come questo significa valorizzarlo, significa dimostrare che innovazione, cultura e territorio possono incastrarsi in maniera perfetta. Eventi di questo tipo ci ricordano quanto l’Italia abbia da offrire, non solo in termini di idee, ma anche di luoghi capaci di ispirare e connettere le persone.