BIOGRAFIA
Giorgia Soleri è una scrittrice, attivista e influencer, da sempre attenta alle tematiche femminili e femministe. Da anni si impegna per portare alla luce le cosiddette “malattie invisibili”.
Nel 2022 ha portato in Parlamento una proposta di legge che riconosce la vulvodinia e la neuropatia del pudendo come malattie che possono beneficiare dei livelli essenziali di assistenza del Sistema sanitario nazionale.
TEMA DEL TALK
“L’essere umano non può essere senza limiti: l’unica strada è accogliere i propri limiti e le proprie fragilità per trasformarli in punti di forza”
Queste sono le parole di Giorgia Soleri che, grazie alla divulgazione sui suoi canali social, ha portato l’attenzione su malattie che prima erano poco conosciute come ad esempio la vulvodinia e la neuropatia del pudendo.
Secondo Giorgia, la condivisione è una delle armi più potenti a nostra disposizione ed è grazie a essa che le persone che ne soffrono hanno potuto alzare la loro voce. Dopo un iniziale periodo di accettazione della sua condizione ha iniziato a parlare apertamente del suo dolore collaborando con il Comitato di Vulvodinia e Neuropatia del Pudendo.
INTERVISTA
Il team comunicazione ha intervistato Giorgia Soleri, speaker dell’edizione “Limitless”, TEDxCortina 2022.
♦ Come si è evoluto il tuo percorso / la tua idea da quando hai partecipato a TEDxCortina a oggi? Come vedi il futuro della tua idea / del tuo percorso?
A TEDxCortina ho affrontato il tema delle malattie invisibili femminili, del loro ritardo diagnostico e mancato riconoscimento, ma soprattutto delle conseguenti ripercussioni nella vita delle persone malate. Un cambiamento concreto, in questo senso, non c’è ancora stato. Ma, anche se lentamente, qualcosa si sta muovendo: se ne parla sempre di più, e sia pazienti che personale medico sanitario si stanno avvicinando a questi temi e in generale alla medicina di genere. Anche da parte della società tutta si inizia a notare sempre più consapevolezza e comprensione. Il lavoro necessario è ancora lungo. Il mio più grande desiderio è essere parte di un cambiamento reale che eviti alle prossime pazienti ritardo diagnostico, invalidazione, mancato riconoscimento e che garantisca loro tutele professionali, mediche ed economiche. E spero di essere ancora in tempo per viverlo e vederlo.
♦ TEDxCortina è stato un agente di cambiamento?
Sicuramente portare un tema come l’invisibilizzazione di malattie croniche principalmente femminili e la medicina di genere in senso più ampio a un evento di tale portata e autorità come TEDxCortina è stato un passo importante, considerando anche l’enorme pubblico interessato al format.
♦ Cosa ti ispira oggi? Qual è l’idea che reputi più impattante?
Sono molte le figure che quotidianamente mi ispirano. Donne che hanno lottato per i propri diritti, permettendo a tutte noi oggi di poter studiare, votare, esprimere opinioni e portare avanti lotte non solo in piazza, ma anche in luoghi di cultura e educazione. Da nomi conosciuti e passati alla storia a persone che, nel loro piccolo, sono state agenti di cambiamento senza che la loro identità divenisse nota.
Ho trovato illuminanti, tra gli ultimi libri letti di autori e autrici italiane, “Il sesso è (quasi) tutto” di Antonella Viola, “Quella voce che nessuno ascolta” di Valeria Raparelli e Daniele Coen e “La salute è un diritto di genere”.
♦ Un fatto curioso, divertente o che ricordi con piacere legato all’ esperienza con TEDxCortina.
Ricordo, dopo TEDxCortina, di essere stata fermata da molte, moltissime persone presenti – molte più di quanto potessi immaginare – emozionate e commosse nell’essersi sentite rappresentate, toccate, raccontate dalla mia storia e dal mio intervento. Sentire “ho avuto una diagnosi grazie alla tua testimonianza” o “mi hai fatta sentire accolta e non più sbagliata” è sempre immensamente potente.